venerdì 23 maggio 2014

Bookabook: il crowdfunding per amore della lettura



L’importanza del crowdfunding è nota e sotto gli occhi di tutti: donando soldi e risorse su apposite piattaforme online –Kickstarter la più importante - si possono salvare monumenti ed edifici storici, produrre musica e film, finanziare campagne elettorali (proprio come fece il Presidente Obama nel 2008). Perché allora non provarne l’efficacia anche nel mercato editoriale visto che, da anni, la Rete sta comunque sconvolgendo le abitudini dei lettori di tutto il mondo? È quello che si sono chiesti due giovani imprenditori milanesi,  Tomaso Greco ed Emanuela Furiosi, che hanno sviluppato una startup davvero innovativa

Bookabook è un progetto sviluppato tra Milano e la Francia, lanciato nell’aprile 2014 e totalmente realizzato in crowdfunding. In pratica, la piattaforma web propone agli utenti una selezione di 3 libri inediti al mese, di cui tutti possono leggerne un’anteprima gratuita, limitata alle prime pagine. L’incipit è di fondamentale importanza perché serve a incuriosire o informare il lettore, che può decidere di sostenere l’opera con un contributo libero di almeno 3 euro. 

Ma la vera novità di questa piattaforma è il twist ludico e social. Come funziona? Gli utenti hanno 30 giorni di tempo per promuovere il libro per cui hanno pagato l’offerta, condividendo le proprie opinioni con amici e contatti tramite social network. Se il finanziamento di un’opera cresce, nuovi capitoli vengono via via sbloccati e possono essere letti online. Se l’obiettivo economico viene raggiunto, l’opera viene pubblicata come ebook e spedita a tutti i sostenitori, che ricevono anche altri premi in base alle offerte elargite.  E se invece un’opera non riesce ad arrivare ad avere un fondo di finanziamento sufficiente? Poco male, i soldi vengono restituiti a chi ha fatto offerte, per evitare di far perdere soldi in progetti irrealizzabili. 

Bookabook ha rappresentato da subito un nuovo slancio nel dibattito tra editoria tradizionale e nuovi scenari digitali, tanto che anche Wired l’ha salutata come una delle startup italiane più innovative.
Il successo di questa piattaforma dipenderà soprattutto dai lettori e dal grado di impegno e coinvolgimento che questi vorranno dare all’opera. Infatti, la scommessa della community è offrire la possibilità di partecipare attivamente al successo di un testo, non solo al momento dell’acquisto, ma anche avendo un ruolo attivo nella fase che va dalla consegna delle bozze, alla stampa fino alla distribuzione dell’opera.  
 
Fonte: www.diariodipensieri.it


Guarda il video per saperne di più sul funzionamento della campagna: 
https://www.youtube.com/watch?v=-tPtPA_TiAc


Grazie ad Alice Rosi per il post!

lunedì 19 maggio 2014

PERCORSO FORMATIVO SULLA TUTELA DELLE VITTIME DI DISCRIMINAZIONE ETNICA E RAZZIALE


Il percorso formativo si sviluppa nell’ambito del progetto regionale “Per un sistema toscano antidiscriminazione”, promosso nel contesto della programmazione dell'utilizzo dei Fondi Europei per l’Integrazione (FEI) dei cittadini dei paesi terzi.

Il progetto, di cui è capofila la Regione Toscana in partenariato con Anci Toscana, dipartimento di Scienze Giuridiche dell'Università di Firenze, Provincia di Siena e associazione Nosotras, mira a sviluppare una strategia integrata di contrasto delle discriminazioni. 
L'intento è quello di contribuire a favorire la qualificazione del sistema di rete degli sportelli informativi per i cittadini stranieri con i seguenti obiettivi specifici:
  • contrastare i fenomeni discriminatori verso il cittadino straniero,
  • facilitare il pieno accesso al sistema dei servizi territoriali,
  • valorizzare le esperienze degli sportelli e dei servizi esistenti ampliando le competenze e gli strumenti nella materia specifica dell'antidiscriminazione.
Il programma formativo sulla tutela delle vittime di discriminazione etnica e razziale si articola su 5 moduli di mezza giornata l’uno, distribuiti in tre giornate e sarà ripetuto tre volte in base al criterio territoriale di area vasta. 
I diversi moduli sono organizzati in modo da trattare nello specifico:
  1. le varie tipologie di discriminazione, 
  2. la normativa nazionale ed europea sul tema, 
  3. il sistema della tratta e dello sfruttamento, 
  4. i diritti di cittadinanza e le casistiche emergenti e più significative.
Le sedi della formazione sono Firenze, Pisa e Siena.
Destinatari dei corsi sono gli operatori delle reti di uffici e servizi territoriali, dei punti informativi attivati presso le Amministrazioni Comunali della Toscana nell’ambito del progetto ReSISTo (Rete degli Sportelli Informativi per cittadini stranieri in Toscana) e gli operatori di organismi pubblici e del terzo settore impegnati in azioni di tutela e di prevenzione, contrasto e analisi dei fenomeni di discriminazione.

Fonte: http://www.ancitoscana.it/assets/components/phpthumbof/cache/DISCRIMINAZIONE%20ETNICA%20fotosito.688858a7696d8fe997993f18b472b22f5699.jpg